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Logistica sostenibile: cos’è e quali sono i vantaggi per le aziende?

La logistica sostenibile rappresenta una priorità per le imprese nell’era dei modelli ESG. I processi di logistica e supply chain sono caratterizzati da un forte impatto ambientale, sociale ed economico il cui effetto, se trascurato, rischia di vanificare gli sforzi profusi lungo la catena del valore per ridurre l’impronta ecologica di prodotti e servizi che vengono consumati quotidianamente.

I criteri ESG.

ESG sta per Environmental, Social and Governance (ambiente, sociale e governance), concetto peraltro ormai affermatosi anche nel settore finanziario come base per giudicare la reddittività degli investimenti. L’integrazione dei criteri ESG nella politica di impresa migliora il profilo rischio/rendimento degli investimenti e rappresenta un parametro di valutazione aziendale.

Il collegamento tra criteri ESG, logistica sostenibile e performance d’impresa.

L’esperienza conferma che i criteri ESG sono caratteri distintivi della qualità di un’azienda nel lungo periodo e le imprese che prendono sul serio gli aspetti ESG sono in generale meglio gestite, più sostenibili ed orientate al futuro. Le imprese con valori ESG elevati sono meglio attrezzate per affrontare le crisi e raggiungono in media performance migliori delle loro concorrenti.

Riuscire a ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’attività aziendale, riuscendo contestualmente a migliorare la gestione e la pianificazione delle attività che si svolgono nell’ambito della supply chain, dall’acquisto delle materie prime alla consegna al consumatore finale, non solo quindi serve a rendere il futuro più sostenibile ma contribuisce a migliorare, nel medio e lungo periodo, le performance degli investimenti.

Logistica sostenibile o logistica green: significato.

La logistica sostenibile, o logistica green, non è altro che una catena degli approvvigionamenti con un forte orientamento dal punto di vista dell’impatto ambientale.

La logistica sostenibile privilegia soluzioni di trasporto delle merci green, l’utilizzo di packaging sostenibile e punta ad ottimizzare la catena di distribuzione riducendo al minimo necessario gli spostamenti dei prodotti.

Per riuscire a rendere davvero sostenibile la logistica è necessario coinvolgere tutte le opportunità di questo settore tra cui:

  • completa digitalizzazione dei processi interni e di filiera (dematerializzazione dei documenti ed integrazione dati, sistemi di geolocalizzazione dei mezzi, ecc);
  • supplier collaboration (rafforzare la gestione dei fornitori da un punto di vista relazionale prima che economico, per instaurare relazioni di valore);
  • utilizzo di tecnologie digitali destinati alla sostenibilità (applicazione dei sistemi RFID, IoT, tecnologie innovative per il picking quali anelli, cinture ed occhiali smart);
  • ottimizzare la consegna al consumatore finale (logistica last-mile), utilizzando tecnologie e processi a basso impatto ambientale (mezzi elettrici o con basse emissioni di CO2, ritiro diretto del consumatore finale del prodotto presso punti di consegna, es. looker);
  • trasformazione degli immobili logistici (investimenti in magazzini di prossimità e di smistamento più vicini ai centri abitati per assicurare la last mile delivery ed attenzione alla sostenibilità dei magazzini verso nuovi immobili carbon neutral e ad impatto zero);
  • intermodalità (utilizzo combinato di differenti mezzi di trasporto per ridurre il traffico e il conseguente consumo energetico ed emissioni di gas serra);
  • utilizzo di imballaggi sostenibili e di packaging riutilizzabili (es. ecopallet in materiale riciclato);
  • razionalizzazione del processo di gestione dei resi (reverse logistics).
logistica sostenibile

Quali sono i vantaggi aziendali della logistica sostenibile?

Integrare i criteri di logistica sostenibile nei processi aziendali comporta benefici sul piano della reputazione aziendale. Il consumo inefficiente di risorse genera impatti negativi non soltanto dal punto di vista economico ma anche in termini di prestigio e credibilità. L’impegno verso la tutela ambientale, al contrario, genera un ritorno sia economico che di immagine.

Le supply chain sostenibili sono inoltre più corte, reattive e resilienti e sono caratterizzate da una migliore relazione con fornitori e partner. Facilitano la costruzione di un clima collaborativo tra datore di lavoro e maestranze, riducendo la probabilità di contenzioni e di perdita di produttività. L’obiettivo di ridurre i costi, di ottimizzare i consumi e promuovere il riuso e il riciclo, aumenta in generale l’efficienza dei processi.

Il consumatore finale infine, sempre più attento alla sostenibilità logistica delle merci, potrà riconoscere e valorizzare la differenza di un prodotto o servizio, non solo in base alla provenienza o alla modalità di produzione, ma anche apprezzando il processo logistico che ne ha determinato il ciclo di vita, fino al suo auspicabile riciclo o riuso finale.

Articolo di Giovanni Pagliani, formatore e consulente MR&A

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